Tell a Tale - un blog che narra...


Friday, May 07, 2004
Ok... Niente panico Brama... Hai superato insidie peggiori.
Rifletti.L'Austria ormai è vivida quanto un miraggio. Tocca servirsi di un appoggio secondario, ma non può trattarsi di una scelta casuale. E nei dintorni... Scivolare, scivolare fino a Roma. Consapevole di correre verso le fauci del dragone, di cercare le braccia della bestia, di rischiare la fine. Purtroppo non vi è scelta.


Alto Appennino Toscano?!?!?
Come è potuto accadere? E' scivolato lungo la traiettoria opposta ai suoi desideri... e adesso? Il narcotico non renderà il ragazzo innocuo e silente ancora a lungo. Brama è nervoso, ma nessuno oserebbe immaginarlo. La determinazione e l'autocontrollo sono quanto gli ha permesso di sopravvivere. Non può permettersi di sbagliare proprio adesso.



Monday, November 10, 2003
Scivola il rumore dei pneumatici sull'asfalto, un rumore ruvido e morbido. Ogni tanto saltella su un'escrescenza della strada, una ruga del percorso.
Il ronzio dell'aria contro i vetri concilia l'assopirsi dei rumori, il sipario delle palpebre, il fumare dei pensieri. Piove. Un casello. Il finestrino si abbassa. Aria gelida sul viso. Rumore metallico di voce registrata. I rumori si risvegliano, il sipario mostra gli occhi, il fumo si dissolve mostrando una voce.
"Dove siamo ?"
"Appennino toscano. Alto Appennino Toscano"



Saturday, February 22, 2003
Il casello autostradale si staglia all'orizzonte contro il fioco bagliore dell'alba. Sembra un confine arcano, valicato il quale ogni regola pare svanire, ogni remora volatilizzarsi.
"Quanto dista il confine Austriaco?"
"Con quest'auto non più di 3 ore. Ma attenzione c'è ghiaccio in alcuni tratti."
"Lo so riconoscere. Anche alcune zone del mio cuore sono così."



Sunday, February 02, 2003


La Jaguar scivola nella notte, astronave impeccabile per un viaggio ancora oscuro.
Il ragazzo si lascia cullare nell'avvolgente abbraccio del morbido pellame, osservatore passivo di un film che stenta a comprendere.
Una pioggia leggera spruzza i vetri, la città si frantuma sotto il ticchettio di milioni di gocce.
Alla guida siede Brama, apparentemente ignaro del furto di cui si è appena macchiato con tanta disinvoltura. Lo sguardo è attento, vigile, eppure sicuro. Conduce la potente quattroruote con l'abilità di un autista consumato, mentre il giovane compagno di viaggio rinuncia a partecipare.
E' stanco. Scivola lungo lo schienale, chiude gli occhi. La sua meta, semplice destinazione finale di migliaia di suoi giorni, sfuma come i colori dell'alba a venire.
Via Bianchi... Un suono, non più un luogo.
La Jaguar color melanzana imbocca strade sconosciute. Sono le 4 del mattino e la luce gelida dei lampioni getta bagliori spettrali sul volto esangue di Brama. Il rossetto è ormai solo un'ombra rosa sulle labbra; il kajal disegna occhiaie annacquate intorno agli occhi.
L'uomo getta uno sguardo rapido sul ragazzo addormentato. Deve approfittare del suo sonno ignaro. Non c'è tempo da perdere.



Monday, January 06, 2003
"E allora andiamo in questa maledetta Via Bianchi ! Hai un temperino ?"
"Perchè, vuoi temtare il suicidio ?"
"Idiota, voglio rubare una macchina."
"Cosa ??"
"Dai non fare il santicello. Vuoi anche tu arrivare a casa, no ?"
"Sì, possibilmente senza passare prima dalle patrie galere."
"Ecco, guarda ! Quella sembra proprio fare al caso nostro."
"Una Jaguar ! E' una Jaguar da 150 milioni ! Qui ci mandano sulla sedia elettrica direttamante, senza passare dal Via !"
"Hai mai guidato una Jaguar ?"
"No."
"Ti capiterà mai nella vita ?"
"Difficile !"
"Allora passami il temperino e chiudi il becco !"


Tuesday, December 17, 2002


"FUORI!!!!!!!"
L'urlo improvviso dell'esasperato conducente strappa i due uomini alla loro parentesi stomachevole.
"Dove diavolo credete di essere? Questa è casa mia! Questa dannata macchina è casa mia!Fuori ho detto!!!"
"Buonuomo, la prego..." tenta di ribattere cortesemente il marchese.
"Stia zitto!! Quanto vorrei non aver frenato in tempo... Per ridurla a purè sull'asfalto!"
"Cerchi di calmarsi, per favore, temo per le sue coronarie".
"Ehm..." tossisce il ragazzo stravolto dalla nausea, "Forse sarebbe bene scendere..."
E così è: certe notti può capitare che un taxi si volatilizzi nella notte, abbandonando i passeggeri lungo anonimi marciapiedi. E senza chiedere alcunché per la corsa.
"Vedi ragazzo? Alla fine non abbiamo sborsato un solo Euro! Mica male, eh?"
"Ma fammi il piacere... Il tuo arrivo ha coinciso con la mia fine! Fa un freddo cane, ho un sonno allucinante, sto male e non ho la più pallida idea di dove siamo!!"
"Santa gioventù! Se tutte le strade portano a Roma, ne troveremo una che passi per via Bianchi!"
L'algida figura si incammina decisa, avvolta in un lungo e morbido pastrano che la rende un'evanescente macchia nell'oscurità brumosa.
"Ehi, che fai? Mi molli qui? Ehi, marchese dei miei stivali, dico a te!". Il ragazzo trotterella a fatica sul selciato; per essere un vecchio, quel Brama Zamil vanta un ben agile passo!



Friday, December 06, 2002
"Questo lo vedremo dopo. Ciò che più mi preme ora è arrivare nel mio bel letto a godermi la sbronza. E da solo !!!"
"Suvvia non far così, non chiudere le porte al destino. Forse questo incontro avrà per la tua vita risvolti che neanche osavi immaginare fino ad un minuto fa."
"Forse sarebbe stato meglio..."
"...o forse no ! In ogni caso non ho un soldo e vista la malaparata credo tu non possa fare a meno di assecondarmi. Ma dimmi tu credi nel destino?"
"In realtà bisognerebbe chiedere a lui se crede in me, o meglio se mi conosce. Io per esempio non conosco lui ed è difficile valutare qualcosa che non si conosce, non credi ?"
"Mi diresti lo stesso se parlassimo di una bella dama misteriosa ? Saresti così poco interessato a lei e ti porresti le stesse domande ?"



Thursday, December 05, 2002


"Una fretta maledetta?! Ma cosa diavolo?.. "
"Tesoro ti consiglio di tacere e tu, bell'uomo, dacci dentro col piedino. Non stiamo facendo una scampagnata tra amici"
Nessuna replica. O meglio, nessuna replica possibile.
Il tassista lo fissa con occhi sbarrati dallo specchietto retrovisore, mentre il passeggero ostenta indifferenza cercando al contempo di catturarne con la coda dell'occhio altri particolari.
Un vago senso di inquietudine si sta impadronendo di lui: non si sa mai... Certe notti sono foriere di foschi presagi...
Una massa di boccoli candidi, le labbra sottili tinte di rosso ciliegia, lo sguardo azzurro sottolineato da un pesante tratto di kajal. un bocchino elegantemente trattenuto tra le dita sottili. Una maschera, pensa il ragazzo, un freak, sto correndo nella notte con un pazzo...
"Calmati tesoro, calmati", sospira serenamente l'ambigua figura, "Non sono un pazzo... A proposito, errore imperdonabile il mio non l'essermi ancora presentato! Marchese Brama Zamil de Fonsal. Per servirla... A proposito verso dove era diretto?", un sorriso increspa il viso pesantemente truccato, disegnando ragnatele sulla pelle.
"Verso..." balbetta stordito l'uomo, "Andavo in... andavo in via Bianchi".
"Ah benissimo! Chaffeur! Di corsa in via Bianchi! Il mio giovane amico sa ancora cosa sia la galanteria!", poi rivolgendosi a lui, "Perché paghi tu, eh?".



Tuesday, November 19, 2002
L'uomo guarda fuori dal finestrino, mentre la città perde i sensi nella notte e nell'afa. Si allenta la cravatta da fighetto-bynight, maledice le scarpe strette e il vietato fumare che campeggia nell'abitacolo.
Di colpo il taxi inchioda. La brusca frenata quasi lo catapulta tra le braccia del conducente.
"Ma che ca..."
Apri e chiudi secco della portiera a fianco. Mentre il tassista stringe il volante ed è ancora livido per l'investimento scampato.
"Coraggio bello, metti in moto!", e all'uomo, "Scusa, sai? Ma ho una fretta maledetta stasera".





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